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                              Wilhelm Reich, orgone ed energia vitale

“Amici, siamo qui per dire addio, l’ultimo addio a Wilhelm Reich. Una volta ogni mille anni, anzi ogni duemila anni, uomini simili vengono sulla terra per cambiare il destino della razza umana. Come per tutti i grandi uomini, la distorsione, la falsità e la persecuzione lo hanno seguito. Egli le incontrò tutte queste cose, finché una cospirazione organizzata lo mandò in prigione e lì lo uccise.” 

      Dall’elogio funebre per la morte di Wilhelm Reich, Elsworth Baker,M.D. 

                                      

Orgone o energia orgonica è il nome dato da Wilhelm Reich (1897-1957) a quello che possiamo definire il sostrato dal quale tutta la natura viene creata, l’energia vitale cosmica che permea la vita e tutte le sue manifestazioni.

Termine in cui confluiscono la parola orgasmo e organismo, l’orgone fu inizialmente scoperto da Reich attraverso i suoi studi in psichiatria all’interno del movimento psicoanalitico che gravitava intorno alla figura di Sigmund Freud: tale scoperta gli avrebbe aperto le porte della conoscenza di questa energia alla base della creazione, del suo funzionamento e delle possibilità applicative che spaziano dalla psicologia di massa alla medicina, fino alla meteorologia e all’astrofisica.

Come allievo prediletto e valido collaboratore di Freud, infatti, fu più che naturale per Reich partire dalla teoria della libido sessuale freudiana, l’energia delle pulsioni, per la determinazione della sua esistenza biologica. La libido o l’energia sessuale suggeriva fortemente che le emozioni e la sessualità erano l’espressione di un qualcosa di energeticamente tangibile che l’uomo scaricava nelle proprie emozioni  durante l’orgasmo.  Reich ipotizzò che la pulsazione in un individuo, vale a dire la successione di espansione e contrazione, sia il fondamento primario di ogni organismo. Essa procura piacere e senso di benessere e si esplica pienamente nell’orgasmo genitale. In questo senso, l‘espressione libera, non inibita delle emozioni, l’eccitazione e la gratificazione sessuale naturale durante l’orgasmo vennero identificate da Reich come libero movimento energetico nel corpo.

Per contro, sembrava evidente che le esperienze traumatiche dell’esistenza, specialmente quelle dell’età evolutiva, causando repressione emotiva, innescavano un meccanismo di desensibilizzazione nel corpo che si palesa sotto forma di rigidità cronica della muscolatura. A questa staticità partecipa l’intero sistema nervoso e muscolare creando una sorta di corazza, armor come la chiamava Reich, che blocca il naturale flusso dell’energia vitale nel corpo.  Quando la pulsione sessuale e le altre emozioni sono frustrate, represse in forma cronica, si crea una grande tensione interna o accumulo di energia stagnante non liberata che col tempo diventa soffocante fino al punto da far insorgere possibili sintomi neurotici o vere e proprie malattie. Reich determinò che questo fattore patogeno, o simpaticotonia cronica,  è il risultato della cronicizzazione delle frustrazioni nel bambino, divenute paure nell’adulto.

Questo è ciò che Reich descrisse nel suo libro “Analisi del Carattere” , un testo che, andando oltre la psicanalisi, entra con forza nell’ambito delle scienze naturali perché risolve il mistero della relazione tra mente e corpo, oltre che determinare l’insorgenza di molte patologie dell’uomo.

Furono proprio le prime osservazioni relative al comportamento umano, alle emozioni e alla fluttuante sensazione vegetativa a suggerire con forza la natura reale, bioenergetica dell’energia emotiva.

Durante quello che è conosciuto come il periodo scandinavo della ricerca sull’energia orgonica, Reich tentò di dimostrare scientificamente con un oscilloscopio le sue teorie sul fluire delle correnti dell’energia nel corpo umano, o del loro blocco, vale a dire l’accumulo energetico stagnante dovuto alla repressione del piacere e delle emozioni, conseguenza delle esperienze traumatiche dell’esistenza.

Il piacere provoca un aumento della carica bioelettrica periferica nel corpo. Le persone con una postura corretta e una respirazione profonda davano letture all’oscilloscopio più alte in confronto a individui contratti, ansiosi e molto corazzati, con una storia di traumi, abusi, emozioni represse e sessualità non gratificata.

In questo modo, attraverso l’oscilloscopio, fu possibile determinare i diversi tipi di risposta della carica sulla pelle, vale a dire una carica alta o bassa. Reich dimostrò in questo modo come la direzione energetica dell’organismo si configurava con un movimento verso l’esterno nei casi degli individui in grado di provare emozioni appaganti:

                                    

mentre negli individui repressi il movimento energetico si palesa con una direzione verso l’interno, una sorta di immagazzinamento e mancato rilascio.

                                       

Questa è la storia personale di ogni individuo, il suo modo di confrontarsi con gli altri e di relazionarsi con il mondo.

La scoperta delle correnti vegetative nel corpo umano spinse Reich ad analizzarle al microscopio nei protozoi. I suoi esperimenti di laboratorio dimostrarono che, in determinate condizioni, sostanze sterilizzate e non sterilizzate come erba, sabbia marina, terreno, carbone si trasformavano in vescicole pulsanti che emettevano un colore blu. Dopo molti esperimenti, Reich concluse che le vescicole, le quali aveva osservato formarsi sia da sostanze organiche che inorganiche, erano forme intermedie di transizione a metà strada tra la vita e la non-vita. Le sostanze inorganiche morte producevano vescicole che pulsavano di vita: i bioni, come Reich li chiamò. Egli ne osservò il movimento interno e l’effettiva energia e determinò anche alcuni bioni rivelavano un forte fenomeno di radiazione osservabile come un fluido bianco intorno all’organismo in grado di uccidere i batteri e le cellule cancerose.

Questa radiazione confermava l’esistenza di un’energia che non obbediva alle leggi ordinarie dell’elettricità o del magnetismo. L’iniziale concetto della libido si era sviluppato, quindi, in una bioenergia tangibile, reale, osservabile. Reich la chiamò orgone, appunto. Una nuova biogenesi lontana da una biologia ad orientamento esclusivamente chimico-meccanicistico.

Appartengono a questo periodo di ricerca i libri “La Funzione dell’Orgasmo” e “La Biopatia del Cancro”, testi che si prefiggono di presentare al mondo la scoperta dell’energia orgonica.

Dunque, l’energia dell’amplesso è presente in tutta la natura, in tutte le cose viventi e non viventi e permea tutte le funzioni naturali. E’ la vita stessa, ciò che unisce tutte le cose, la rigenerazione. E’ l’unione di due organismi, il nascere della vita e il suo stesso rinnovamento.

Tuttavia, come si diceva, nel momento in cui le emozioni o le espressioni dell’amore sessuale vengono represse dal contesto familiare o sociale, si assiste ad una conseguente repressione interna che avviene attraverso la contrazione cronica dei muscoli. In questo modo, l’uomo blocca il flusso naturale dell’energia all’interno del corpo, creando un potente conflitto di tensione bioenergetica interna. E’ questo il conflitto neuromuscolare attraverso il quale l’individuo scherma se stesso dal mondo esterno, limitando la propria capacità di esprimere i suoi sentimenti più profondi o di provare le emozioni più piacevoli ed intense. La corazza è, fondamentalmente, una stagnazione energetica nel corpo: essa può essere psichica (corazza caratteriale) o somatica (corazza muscolare) ed è responsabile della formazione del carattere e della mentalità, influenzando il modo di pensare delle persone.

Reich studiò e condusse esperimenti sull’orgone per tutta la vita, col desiderio che la sua scoperta potesse essere riconosciuta dalla comunità scientifica e successivamente applicata per migliorare la qualità della vita dell’essere umano. Per questo, le sue ricerche lo portarono all’applicazione dell’energia orgonica in molti campi, non ultimo quello medico, in cui lo scienziato riuscì ad ottenere successi significativi ed incoraggianti.

Già nel 1940 aveva realizzato un dispositivo in grado di accumulare l’energia orgonica, una sorta di cabina che chiamò accumulatore orgonico o ORAC (orgone ACcumulator). Poiché l’energia vitale permea tutte le cose ed è presente ovunque nell’ambiente, Reich trovò il modo di isolarla e raccoglierla con lo scopo di poterne studiare le funzioni e le possibili applicazioni nella cura delle malattie.

I suoi esperimenti avevano determinato che i materiali organici non-metallici hanno la capacità di attrarre, assorbire e conservare l’energia, mentre i materiali non-organici come acciaio e ferro attraggono l’energia, ma la  rilasciano velocemente. Sulla base di queste scoperte, Reich realizzò delle scatole alternando strati di materiali organici e non organici, gli ORAC, proprio per imbrigliare l’energia vitale e utilizzarla per scopi terapeutici.

Per fare un esempio, l’immagine qui riportata illustra come l’energia si comporta con uno strato di  materiale organico:

                                   

Nel caso di uno strato di materiale metallico, invece, si ha una riflessione dell’energia su ambo i lati:

                           

I pazienti venivano fatti sedere nell’accumulatore orgonico affinché potessero assorbire l’energia convogliata all’interno attraverso la pelle e i polmoni: lo scopo era quello di poter ottenere un effetto rivitalizzante sulle cellule sanguigne e sui tessuti del corpo. Allo stesso tempo, l’energia stagnante poteva essere liberata, sbloccando il paziente ad un livello energetico profondo. Reich riuscì in questo modo ad ottenere dei notevoli cambiamenti nelle condizioni generali dei pazienti. Gli effetti positivi furono debitamente registrati e documentati su diverse patologie come l’anemia, il diabete mellito e diversi tipi di carcinoma. L’ORAC era anche in grado di accelerare la guarigione delle ferite.

                        

                                                     Foto di un ORAC

Gli esperimenti con gli esseri umani, come pure con i topi, mostrarono oltre ogni dubbio la capacità dell’accumulatore orgonico di supportare i meccanismi biologici di regolazione e autoguarigione, confermando indirettamente che l’energia stagnante o il blocco energetico è alla base dell’eziologia di molte patologie.

Fu grazie all’ORAC, dunque,  che Reich riuscì a determinare come l’OR sia un’energia cosmica apportatrice di vita e sempre grazie a questo dispositivo fu in grado di dimostrare come in assenza di determinate condizioni questa energia potesse divenire stagnante, mortale e quindi deleteria per i cicli vitali. In seguito ai suoi studi ed esperimenti, Reich denominò la stagnazione dell’energia vitale DOR (Deadly Orgone, Orgone Stagnante, Mortale).

La scoperta concreta del DOR, passaggio essenziale per la comprensione del funzionamento dell’energia orgonica, avvenne durante il cosiddetto “esperimento ORANUR” (ORgone Against NUclear Radiation) che Reich condusse nel 1951, dopo essersi trasferito negli Stati Uniti, nel suo laboratorio chiamato Orgonon, situato a Rangeley, nel Maine. Fu lì che vennero condotti gran parte dei suoi esperimenti, compresi quelli con l’accumulatore orgonico. Purtroppo, si trattò di un esperimento decisamente fallimentare per via delle grosse quantità di energia stagnante che vennero prodotte e che ebbero effetti negativi sia sull’ambiente circostante che sulla salute di Reich e delle persone che collaboravano alle sue ricerche.

L’idea era quella di appurare se l’energia orgonica potesse contrastare gli effetti delle radiazioni atomiche. Come molti altri ricercatori, Reich era giustamente e profondamente preoccupato per il pericolo planetario che le due esplosioni atomiche a Hiroshima e Nagasaki avevano  rappresentato, e temeva che la guerra in corso in Corea potesse provocare un ulteriore olocausto nucleare.

Durante l’esperimento ORANUR venne posizionato 1 mg di radio all’interno di un accumulatore orgonico, ma la reazione che si scatenò fu inaspettata e devastante. Reich osservò e scoprì in questo modo che l’orgone naturale esposto alle radiazioni nucleari viene ipereccitato, degradandosi in una forma stagnante, letale, assolutamente tangibile, che, come si anticipava, chiamò DOR.

La scoperta del DOR rappresentò per Reich un passo davvero importante per la determinazione del comportamento dell’energia orgonica perché dimostrò oltre ogni dubbio che l’energia vitale (OR) può essere inibita dalle radiazioni nucleari fino a diventare una sorta di energia anti-vita, avida di acqua e ossigeno. Poiché si tratta di un’energia s    ottile molto sensibile, l’OR può essere degradato in forma stagnante in molti altri modi, non solo come conseguenza degli esperimenti nucleari, ma anche, per esempio, da qualsiasi apparecchio elettrico domestico, dalle emissioni elettromagnetiche, dai cavi dell’alta tensione ed anche dai moderni cellulari. Il risultato è che il flusso naturale benefico dell’energia vitale viene condotto in uno stato di immobilità, staticità, con tutti gli effetti possibili sulla salute umana e sull’equilibrio psico-fisico. In questo senso, anche le naturali capacità di risposta del corpo umano alla guarigione, esposte a questa condizione energetica alterata, cambiano.

Per trasformare gli effetti del DOR osservato successivamente  all’esperimento ORANUR Reich costruì una macchina, chiamata cloudbuster, composta  da tubi metallici con uno sbocco nell’acqua. Il cloudbuster  veniva diretto verso il cielo e con esso Reich ebbe la possibilità di condurre molti esperimenti relativi al controllo climatico. Fondamentalmente, il cloudbuster si basava sullo stesso principio di attrazione e rilascio dell’energia dell’accumulatore orgonico attraverso i tubi (metallo) e l’acqua (sostanza organica).

                                      

                                          Wilhelm Reich col cloudbuster

Quando veniva puntato verso il cielo, il cloudbuster poteva creare le nuvole e far piovere o disperderle per creare un cielo limpido.

L’esperimento ORANUR del 1951 aveva dimostrato, infatti, che la radiazione nucleare ha degli effetti devastanti sull’energia vitale naturale nella quale noi tutti viviamo. Reich aveva scoperto che esisteva una relazione antagonistica fra l’energia pulsante della vita e l’energia nucleare creata dall’uomo e che gli effetti degradanti, irritanti di quest’ultima si estendevano ben oltre la semplice quantità di materiale radioattivo, creando una sorta di reazione a catena. L’atmosfera stagnante di DOR, per esempio, è la causa della desertificazione. Essa perde la capacità di creare nuvole, di raccogliere umidità e far piovere. Anche il suolo, impoverito, non trattiene più l’acqua. Erano giustificate, quindi, le apprensioni dello scienziato relative agli esperimenti nucleari o dalla manipolazione per scopi civili e militari dell’energia nucleare perché si trattava di un vero e proprio attentato alla vita e al fluire armonioso dell’energia vitale che anima ogni cosa vivente.

Il cloudbuster fu, quindi, una risposta e una possibile soluzione agli effetti drammatici determinatisi coll’esperimento ORANUR. I risultati negativi dell’esperimento e il DOR che era stato prodotto avevano inquinato pesantemente e in maniera visibile l’atmosfera intorno ad Orgonon. Essa era divenuta “dorizzata”, con nuvole scure che sembravano soffocare il cielo. Sia le persone che gli animali avevano manifestavano strani sintomi di malessere come spossatezza e senso di oppressione a causa della  reazione del corpo a quell’energia stagnante e biologicamente disgregante.

Il cloudbuster era in grado di manipolare le correnti di orgone nel cielo, ripristinando il verificarsi di fenomeni atmosferici o l’armonizzazione dei cicli vitali naturali. Esso assorbiva l’energia orgonica dall’atmosfera, qualunque fosse il suo potenziale: l’area interessata dal cloudbusting perdeva energia in maniera graduale a favore di altre circostanti, modificando il potenziale energetico iniziale. Tutto questo poteva essere fatto seguendo la legge dei potenziali orgonomici che governa le funzioni e il fluire dell’orgone nell’atmosfera.

Reich condusse dozzine di esperimenti col cloudbuster, pubblicandone i risultati sulla rivista CORE (COsmic Orgone Engineering).

Per esempio, nel 1953 fu contattato da alcuni agricoltori del Maine per via di una severa siccità che stava minacciando le loro coltivazioni di mirtilli, con la speranza che il suo cloudbuster potesse provocare la pioggia. Il Bangor Daily News riportò che dopo poche ore dal posizionamento del cloudbuster una copiosa pioggia iniziò a cadere nonostante le previsioni meteorologiche non riportassero precipitazioni nella zona.

Al fine di studiare e comprendere meglio il processo della desertificazione come risultato del DOR atmosferico, Reich organizzò nell’ottobre del 1954 una spedizione denominata Expedition Orop Desert EA nel deserto dell’Arizona, nei pressi di Tucson. Il luogo, afflitto da una severa siccità, era una landa desolata e secca dove non c’era stata crescita di erba per almeno cinquant’anni. Reich usò il cloudbuster per mesi allo scopo di creare le condizioni necessarie affinché l’atmosfera potesse generare da sola delle precipitazioni. Il risultato del lungo e paziente lavoro del cloudbusting fu che il deserto si ricoprì di erba alta almeno trenta centimetri, un fenomeno assolutamente inedito. Successivamente, dopo che gli equilibri energetici naturali erano stati ripristinati, si verificarono delle abbondanti piogge apportatrici di vita.

                    

                        Reich coi suoi collaboratori nel deserto dell’Arizona

Durante la spedizione apparve chiaro a tutti i partecipanti che l’eccellente lavoro di rimozione del DOR atmosferico operato dal cloudbuster veniva seguito dal ritorno delle condizioni precedenti a causa del passaggio di oggetti volanti che tutti i membri della spedizione poterono osservare distintamente, senza la minima ombra di dubbio, sia di giorno che di notte.  Ben presto, con l’aggiunta di materiale radioattivo, il cloudbuster venne trasformato in spacegun, con lo scopo di controbattere il DOR atmosferico prodotto dagli oggetti volanti che apparivano regolarmente su Orgonon.

 

E’ questo un capitolo abbastanza controverso della carriera medica e scientifica di Reich, nonché della sua parabola umana. Egli non aveva mai considerato la questione degli UFO, ma iniziò ad interessarsene dopo l’esperimento ORANUR. In un primo momento, teorizzò che gli UFO fossero dei semplici osservatori con intenzioni amichevoli, ma col tempo li ritenne responsabili della desertificazione del nostro pianeta per via della deliberata immissione di DOR nell’atmosfera. Egli credeva, infatti, che gli EA (Energy Alpha, energia primaria, orgone cosmico) come aveva denominato le forme di vita extraterrestre, privavano la terra della sua energia naturale per utilizzarla nei loro velivoli. Una civiltà basata sul DOR, tecnologicamente avanzata, che conosceva e utilizzava l’energia orgonica. Questo spiegava anche, in accordo coi suoi studi sulla gravità, le incredibili evoluzioni di questi oggetti. E’ interessante notare come le osservazioni, le deduzioni e le conclusioni di Reich in merito agli UFO, pubblicate tra l’altro in “Contact With Space”, si conformino incredibilmente con la conoscenza contemporanea dell’argomento poiché presentano notevoli somiglianze con quelle dei tanti osservatori che hanno assistito alla comparsa di questi oggetti volanti.

Benché consapevole dell’interessamento da parte dell’FBI e della Food and Drug Administration (FDA) alle sue scoperte, Reich continuò senza sosta ad approfondire i suoi studi sulla conoscenza profonda dell’orgone e, allo stesso tempo,  a determinarne scientificamente il comportamento poiché era fin troppo evidente che la sua applicazione al servizio del bene comune avrebbe potuto risolvere tanti problemi dell’umanità. Tuttavia, forse perché coinvolto con tutta la sua vita a porre le basi dell’orgonomia nella speranza che la comunità scientifica potesse accogliere le sue scoperte, Reich commise l’errore di sottovalutare il potere della FDA e della campagna denigratoria che era sta condotta contro di lui; i suoi studi vennero interrotti, infatti, con un’ingiunzione da parte della FDA nella Corte Federale di Portland, Maine, in cui si dichiarava che gli accumulatori orgonici non erano altro che una truffa, che l’orgone non esisteva e che tutti gli scritti e i libri dello scienziato erano mirati al solo scopo di vendere gli accumulatori orgonici e per questo dovevano essere bruciati. Va detto che la FDA era particolarmente impegnata in quel periodo in una guerra totale contro le medicine alternative e, quindi,  nella repressione di tutti i metodi di cura naturali. Oltremodo, come si può ben arguire, gli accumulatori orgonici rappresentavano una vera e propria minaccia per la FDA perché i pazienti potevano guarire senza l’ausilio di alcun tipo di medicinale.

Reich non si presentò in tribunale, ma scrisse in risposta una lunga lettera in cui negava il diritto del governo di giudicare o interferire nel lavoro scientifico di ricerca relativo alle leggi della natura. Purtroppo, questa risposta non collimava con le procedure legali da seguire e non fu vista dalla corte come una risposta legale all’ingiunzione.

Reich era una persona molto positiva, animata da un sincero desiderio di contribuire al progresso dell’umanità, e non aveva mai smesso di credere che le sue scoperte, una volta accettate dal mondo scientifico, avrebbero apportato grandi benefici al genere umano. Questa sarebbe stata una vera e propria rivoluzione culturale in nome della liberazione dalla repressione e, quindi, della realizzazione spirituale. Forse per questo continuava a  credere nella giustizia americana, convinto che il suo caso si sarebbe risolto nell’immediato futuro.

Egli aveva scoperto che l’orgone è l’etere, l’onnipresente oceano di energia cosmica che permea tutte le cose, che avvolge l’universo intero, i campi energetici del corpo umano e l’atmosfera, il continuo interconnettersi del microcosmo e del macrocosmo. Per questo, considerava la riconquista di questa energia attraverso la trasformazione delle fonti di DOR una vera e propria liberazione, un dovere dell’uomo verso la natura al fine di preservarne i ritmi biologici favorevoli al mantenimento della vita.

Allo stesso tempo, rompendo con gli insegnamenti religiosi che vedevano la sola funzione del sesso come mero atto di procreazione o che ogni altra ricerca erotica fosse fondamentalmente “peccaminosa”, Reich offriva attraverso il suo lavoro una visione nuova e provocatoria, asserendo che il piacere sessuale è benefico, necessario per la prosperità umana e che, migliore è l’orgasmo, più felice è l’essere umano. Questo è ciò che Reich chiamava “potenza orgastica”, la nozione in cui si asserisce che il raggiungimento di un orgasmo piacevole con un’altra persona è un aspetto importante per aprire la propria vita all’universo. L’emancipazione sessuale avrebbe condotto a cambiamenti sociali positivi poiché ci sarebbe stata una società più evoluta grazie ad una migliore vita sessuale dell’individuo finalmente disinibito. D’altro canto, i desideri umani sono naturali, ma nel momento in cui questi vengono socialmente repressi, la psiche e il comportamento non sono più in armonia con la vera natura umana che è genuinamente votata alla ricerca della felicità e del benessere. 

Inoltre, sembrava evidente per Reich che al DOR atmosferico creato da entità aliene -  e qui si dovrebbe dimostrare il contrario, piuttosto che bocciare a priori questa ipotesi, peraltro suffragata dai tanti avvistamenti di Reich e dei suoi collaboratori  - ritenuto responsabile della desertificazione del pianeta al pari delle mille altri fonti di DOR come gli esperimenti nucleari o l’inquinamento elettromagnetico, sia possibile proporre una connessione funzionale comparando l’assenza di vita biologica del deserto al comportamento corazzato dell’individuo, frutto  della repressione sociale della propria sessualità.

Così, mentre nel processo di desertificazione la vita viene sostituita da veri e propri surrogati della stessa - la terra che diventa sabbia, ecc. - nella sfera esistenziale dell’individuo si assiste all’insorgere di un comportamento rigido,  una sorta di surrogato comportamentale dove la naturale pulsione espansiva e la capacità di provare emozioni profonde e significative sono alterate irreparabilmente. E’ questo il deserto emozionale i cui vive l’essere umano, è questo l’arido tessuto sociale in cui veniamo cresciuti e, val la pena ripeterlo, repressi sin dall’infanzia nei nostri comportamenti più naturali e spontanei.

Tutto questo non può che portare ad una breve digressione su quella che Reich definiva la “peste emozionale”, il meccanismo attraverso il quale avviene, fondamentalmente, la repressione dell’individuo. La peste emozionale o pensiero distorto fu una grande scoperta di Reich, egli stesso ne fu vittima, come dimostrò ampiamente tutto il corso del processo a suo carico, un complotto ordito alle sue spalle per mettere a tacere una scoperta fin troppo scomoda che avrebbe potuto rivoluzionare profondamente la società. 

Il concetto di peste emozionale riguarda gli individui particolarmente forti energeticamente che presentano un corazzamento molto radicato, un blocco energetico particolarmente severo. In questi individui, i surrogati comportamentali derivanti dalla loro stagnazione energetica sono vissuti fortemente col proprio Io, sono fervorosamente razionalizzati,  trovando attiva manifestazione nel tessuto sociale. La loro insana reazione comportamentale appestata, fondamentalmente un aberrante surrogato emotivo, è invariabilmente stimolata ed acutizzata da coloro che manifestano una sessualità naturale ed emozioni profonde e costruttive. L’individuo appestato tende a ricoprire ruoli chiave nella società in virtù della sua alta carica energetica fortemente volitiva, dove può controllare lo scorrere armonioso della vita degli altri e la loro naturale gioia di vivere. La peste emozionale è di per sé una biopatia e l’individuo che ne è affetto è da considerarsi una persona malata.

La peste emozionale affonda le sue radici nella paura e nell’odio e viene passata da generazione in generazione in quelli che sono i sistemi sociali. Essa viene diffusa attraverso la propaganda e le dichiarazioni di odio come l’odio razziale, religioso, ecc. Le caratteristiche salienti della peste emozionale sono il bigottismo, il militarismo, il patriottismo, i rigidi dogmi religiosi, l’oppressione nelle sue varie forme, il controllo dei media, la repressione dell’individualità, la banalità e la mediocrità nelle arti o della TV, l’ostilità contro nuove e valide forme di cura delle malattie, l’indottrinamento dei giovani e la negazione dell’autorealizzazione o della sessualità naturale.

Le dittature attecchiscono dove è presente la peste emozionale mentre le ideologie come il fascismo e  il comunismo non sono che delle aberrazioni della vita e della naturale ricerca della felicità dell’essere umano. Come non citare, poi, la straordinaria opera di repressione sessuale operata dalla chiesa cattolica nel corso dei secoli?

Per questo, Reich stesso fu una illustre vittima della peste emozionale perché la sua scoperta metteva seriamente in pericolo un certo equilibrio – o, meglio, disequilibrio - sociale, mentre l’applicazione stessa dell’energia orgonica per scopi terapeutici avrebbe minato, tanto per fare un esempio,  gli interessi miliardari delle case farmaceutiche. Reich era un personaggio altamente scomodo e la FDA spese due milioni di dollari in dieci anni di “investigazioni” per imbastire quella che fu una vera e propria congiura, un complotto finemente organizzato e messo in atto nel tentativo di cancellare la scoperta dell’orgone con tutti i cambiamenti sociali, politici, economici, medici e scientifici che avrebbe potuto generare.

La vicenda giudiziaria di Reich, frettolosamente e ingiustamente bollato come sovversivo, anarchico, predicatore dell’amore libero, paranoide e schizofrenico, si concluse con l’arresto e condanna a due anni di carcere per frode legata alla continuazione della vendita degli accumulatori orgonici che erano stati dichiarati non funzionanti dalla FDA nell’ingiunzione del 1954. Tutti i suoi libri, documenti e articoli furono bruciati e gli accumulatori orgonici distrutti a colpi d’ascia. La distruzione della letteratura orgonica e il tentativo di cancellare la parola orgone da tutte le pubblicazioni è, senza dubbio,  uno degli episodi più eclatanti ed efferati di censura della storia della nazione americana. Ciò che fu messo in atto nei confronti di Reich fu un complotto ben organizzato da parte della FDA per eliminare una delle menti più brillanti e feconde del ventesimo secolo, un grande uomo la cui opera e sincera dedizione scientifica avevano posto le basi per un cambiamento culturale epocale, un rinnovamento della società e dell’individuo per amore della libertà e della vita.

Insofferente al regime carcerario, Reich morì in circostanze oscure otto mesi dopo il suo arresto, nel carcere di Lewisburg in Pennsylvania, una settimana prima del suo rilascio sulla parola. La causa della morte fu “decesso per insufficienza cardiaca”. Nel corso della detenzione Reich non smise mai di approfondire la sua scoperta dell’orgone, dedicandosi anima e corpo alla definizione della formula della gravità negativa, oltre a completare il suo libro “Creation”. Stranamente, il manoscritto del libro scomparve insieme alla formula che avrebbe dovuto consegnare al figlio Peter. Evidentemente, c’era qualcuno interessato a quella formula per sviluppare in segreto le conoscenze sulla gravità negativa.  Non è tanto difficile immaginare quali entità occulte potessero essere interessate ad appropriarsi di una conoscenza scientifica così rivoluzionaria.

Il funerale di Wilhelm Reich si svolse ad Orgonon il 6 novembre del 1957 alla presenza dei suoi familiari, collaboratori, amici, medici e ricercatori che lo stimavano e che avevano sostenuto la sua causa durante il corso del processo e della carcerazione.

A fronte delle grandi distorsioni e attacchi malevoli, la grande eredità di Reich rimane per tutti noi un grido di libertà, di rinnovamento, una presa di coscienza delle potenzialità e della bellezza della vita umana.

Per esempio, come fondatore della psichiatria orgonica, disciplina oggi affermata e praticata in tutto il mondo, Reich propone una nuova interpretazione del corpo umano, il grande assente dell’Illuminismo e della psichiatria moderna;  esso viene visto, infatti, sotto una luce nuova, riacquistando così tutta la sua dignità fin troppo vituperata da una scienza medica fatta essenzialmente di dogmi e approcci curativi approssimativi ed inconcludenti. La medicina moderna deve molto a Reich perché questo grande scienziato ha il merito di aver aperto una nuova strada nel campo della cura delle malattie, una nuova concezione del rapporto mente-corpo che si concretizza come una rottura totale con le convenzioni e le dottrine del suo tempo verso nuove frontiere del concetto di terapia e guarigione.

La sua brillante mente analitica aveva visto le limitazioni dell’approccio terapeutico tradizionale, individuando il solo lavoro sulla mente insufficiente per liberare le persone dalle pene della loro esistenza. Egli sosteneva che anche il corpo necessitava di un coinvolgimento nell’azione terapeutica, un concetto tutto nuovo che mira a considerare l’essere umano dal punto di vista olistico. Reich iniziò a sedersi a fianco dei suoi pazienti, non dietro, in modo da realizzare un contatto. Iniziò a toccarli, ad accrescere la consapevolezza delle tensioni e delle contrazioni e a rivitalizzarle direttamente. Questo significava usare forza sulla corazza del corpo premendo con i pollici o con i palmi della mano alcune parti   - chiamati “sette segmenti” - con lo scopo di dissolvere la rigidità mentale e fisica: i pazienti si addolcivano nei movimenti, respiravano in una maniera profonda e sana, l’espressione del viso cambiava.

La dissoluzione, lo scioglimento  della corazza attraverso la “mobilizzazione”  diretta dei distretti muscolari portava anche al riaffiorare della memoria repressa dell’infanzia legata a una particolare situazione. In tal modo, Reich determinò il meccanismo attraverso il quale si accumulano e si stratificano nel corpo le emozioni naturali e spontanee rimosse in vario modo, e come si strutturano nella contrazione cronica dei muscoli l’organizzazione caratteriale delle resistenze: la corazza. Ecco dove il corpo è psiche e dove la psiche si fa corpo. Alla mobilizzazione delle correnti bio-energetiche nel corpo corrispondeva, quindi,  una mobilizzazione delle emozioni rimosse e l’emergere nella coscienza dei conflitti che avevano creato la corazza. In questo modo,  venivano sciolti i blocchi col ritorno della vitalità e la liberazione nella mente dei meccanismi difensivi che generavano nevrosi e limitazione esistenziale. Tutto questo è semplicemente geniale.

Nel campo dell’applicazione per fini terapeutici dell’energia orgonica, l’accumulatore orgonico aveva dimostrato, poi,  quanto l’energia orgonica, la forza della vita, fosse benefica, invariabilmente apportatrice di rigenerazione vitale e potenziamento delle capacità di auto-guarigione del corpo. Lo stesso vale per il cloudbuster, un semplice dispositivo tanto efficace da ripristinare il normale comportamento meteorologico in aree afflitte da siccità, un’invenzione straordinaria in grado di riportare la vita nel deserto e quindi fermare l’avanzata del DOR sul pianeta.

Ad ogni buon conto, Reich non fu certo il primo ad osservare il funzionamento di quello che si può definire l’oceano di energia che permea tutte le cose: questo concetto era già ampiamente conosciuto, per esempio,  in molte culture dell‘estremo oriente come quella Hindu (prana), Taoista-Buddista (chi, ki) o in quella greca (etere), ed anche nelle tante culture tradizionali di guarigione presenti in tutto il mondo, come quelle sciamaniche, dove il lavoro sull’energia vitale era il fattore primario nell’approccio terapeutico. Nel campo della ricerca di frontiera, poi, l’intuizione di un’energia primaria alla base della vita ritorna nei pionieri come il barone boemo Karl von Reichenbach che già nell’ottocento parlava di una forza che emana da tutti gli organismi viventi, la forza odica, o Franz Anton Mesmer, il quale, studiando quello che egli chiamava magnetismo animale, aveva costruito dei dispositivi molto simili all’accumulatore orgonico di Reich. Si pensi anche al grande contributo di Viktor Schauberger le cui ricerche hanno dato un grosso impulso ai ricercatori e attratto notevolmente l’attenzione del mondo accademico. Addirittura, si può affermare che nel nostro tempo, grazie agli sviluppi della fisica quantistica o a quella che i ricercatori hanno chiamato energia del punto zero, l’osservazione del comportamento dell’energia primaria stia apportando un cambiamento concreto del concetto attuale di scienza. Sembra che vi sia una nuova visione dell’approccio verso la conoscenza delle leggi fondamentali della natura e della loro applicazione per il progresso dell’umanità. E’ in atto una  confluenza, una integrazione di nuovi tipi di osservazione con l’obsoleto approccio scientifico che interpreta gli organismi viventi su una base puramente meccanicistica. Il pioniere di questo nuovo modo di osservare l’universo come espressione dell’energia cosmica che si manifesta in tutte le cose viventi e non viventi è Wilhelm Reich, il quale ha aperto la strada ad una nuova concezione della scienza e dell’essere umano grazie alla sua geniale opera di ricerca e sperimentazione sull’orgone.

Eppure, se altri ricercatori avevano già intuito e determinato l’esistenza dell’energia che sottende tutti i fenomeni dell’universo, perché Reich è stato brutalmente messo a tacere? Perché le sue ricerche hanno attratto così tanto l’attenzione di coloro che hanno tentato di cancellare la scoperta dell’orgone per sempre?

Come si ha avuto modo di illustrare ampiamente, le scoperte di Reich si erano rivelate molto scomode, inaccettabili per coloro che detengono il potere militare, economico e politico perché l’applicazione dell’energia orgonica nel campo della medicina, psicologia o, per esempio, meteorologia avrebbe  rivoluzionato la società dalle fondamenta facendo crollare determinati poteri; tuttavia, esiste un’altra risposta a queste domande e va ricercata in due fattori. Il primo è Reich aveva scoperto la natura, il comportamento e la pericolosità dell’energia stagnante creata dalla tecnologia umana, il DOR,  mentre il secondo è che egli aveva trovato il modo di neutralizzare gli effetti negativi di questa energia così disgregante. In questo risiede il grande valore della sua scoperta, essere riuscito, cioè, a sviluppare una tecnologia in grado di ristabilire l’equilibrio energetico ambientale alterato dal DOR. Questo lo differenzia da tutti gli altri ricercatori che avevano intuito l’esistenza dell’energia primordiale: aver trovato una soluzione per rimuovere gli effetti dell’energia anti-vita. E questo Reich l’aveva fatto a tutti i livelli della sua ricerca scientifica, sia nella psichiatria orgonica, ma anche nella cura contro il cancro e altre patologie grazie all’accumulatore orgonico, senza parlare degli indiscutibili successi ottenuti col cloudbusting. Mai prima di allora uno scienziato era stato in grado di sviscerare così profondamente i segreti della natura, mai prima di allora veniva offerta all’umanità una possibilità per affrancarsi dalle proprie sofferenze in nome della pace e del rinnovamento. Per questo Reich era temuto e la cospirazione messa in atto nei suoi confronti dimostra come un certo establishment avesse paura di una così grande scoperta. Si pensi soltanto al motore ad orgone di cui Reich aveva già sviluppato dei prototipi funzionanti sia con l’orgone atmosferico che con quello della persona stessa: energia pulita per tutti a beneficio dell’ambiente perché non inquinante. Una rivoluzione senza precedenti.

Come s’è detto, Reich fu vittima della peste emozionale, del pensiero distorto, dell’immobilismo con cui determinati tipi di persone controllano la massa impedendo l’evoluzione spirituale dei singoli individui: una  negazione implicita del diritto ad una vita felice. L’argomento è di estrema rilevanza e fortemente attuale perché oggi più che mai si avverte la presenza oscura di una entità occulta, che potremmo definire “ elite”, una ristretta cerchia di individui che controlla fattivamente la popolazione con i metodi più subdoli, avvalendosi anche delle tecnologie più sofisticate e distruttive. Certo, l’argomento può suscitare incredulità, scetticismo in qualcuno, ma ricercatori indipendenti e storici alternativi convergono ampiamente sull’esistenza di questo piccolo gruppo ben organizzato e ben radicato in tutti gli ambiti della società, che ha lo scopo di limitare l’esistenza umana a vari livelli in nome del dominio assoluto. L’azione dell’elite è sempre più stringente e pressante, basti vedere come la popolazione venga privata gradualmente e costantemente  delle più elementari forme di libertà con l’emanazione di leggi sempre più restrittive. La questione è sicuramente molto complessa e articolata, ma sono più che evidenti, per esempio, gli intrecci tra politica e alta finanza per il controllo globale dell’economia, una situazione che sta riducendo progressivamente le persone in una condizione di povertà attraverso la creazione di crisi, spesso definite “inevitabili”, che fatalmente aumentano il senso di paura e incertezza. Generare paura, è, per esempio, uno dei modi con cui l’elite controlla le masse, è una delle tecniche la cui finalità è quella di  “immobilizzare” gli individui; d’altro canto, come si è potuto vedere, l’essere umano si contrae quando prova un senso di angoscia e smarrimento, la direzione energetica è rivolta verso l’interno, il che  non fa altro che incidere sulla condizione spirituale e sull’evoluzione di ognuno. Finte epidemie, vaccinazioni di massa, inquinamento, improbabili cambiamenti climatici e quant’altro sembrano avere il solo scopo di bombardare costantemente l’individuo con messaggi che hanno come comune denominatore la creazione della paura.

Emerge con forza, poi, la natura ritualistico-satanica dell’elite occulta, organizzata in una rete di società segrete radicate in tutto il mondo, con infiltrazioni a tutti i livelli nei centri del potere, che ha nel controllo dei media uno dei suoi maggiori punti strategici per esercitare la sua azione coercitiva sulla popolazione. La distorsione dell’informazione è totale ed è riconducibile ad una regia occulta che ne detta le linee in nome della falsità e dell’inganno per l’ottenimento dei propri scopi. Credere che i governi abbiano a cuore il benessere e gli interessi degli individui è, dunque, ingenuo. Basti soltanto pensare al complotto dietro l’attacco alle Torri Gemelle e all’uso distorto che è stato fatto dei media per instillare abilmente la paura del nuovo nemico da combattere: il terrorismo. La “guerra al terrore” ha soltanto generato nuovi i conflitti e tensioni e le migliaia di vittime che sono state i i mmolate per questo scopo hanno contribuito soltanto ad espandere ancor di più il potere globale dell’elite.

Sono stati scritti moltissimi libri sugli Illuminati, Skull and Bones, Bohemian Grove e  e altri gruppi massonici, e non è un mistero che i più alti rappresentanti delle istituzioni ne facciano parte, come non è un mistero che le grandi famiglie come i Rockfeller o i Rothschild, tanto per citarne qualcuna, giochino un ruolo predominante all’interno dell’elite. Ecco perché si parla del New World Order, il Nuovo Ordine Mondiale, questo complotto che ha, appunto, il fine perverso dell’instaurazione di un unico governo mondiale. Dando uno sguardo alla s  ssocietà contemporanea, si sta assistendo ad una palese distruzione progressiva delle caratteristiche specifiche di ogni singola cultura, le vere espressioni di diversità e originalità di un popolo, in nome dell’appiattimento culturale. Ciò che ne consegue è un impoverimento spirituale che acutizza il deserto emozionale e danneggia il sostrato esistenziale in cui noi tutti viviamo.

Esercitare apertamente il controllo e la manipolazione mentale è controproducente per l’elite poiché  ciò scatenerebbe nell’individuo un senso di rivolta e opposizione, una reazione più che normale. Per questo essa si muove in maniera nascosta, instillando continuamente, come si diceva,  un senso di frustrazione, paura ed impotenza con l’intento di schiavizzare e rendere più docili gli individui. E’ proprio nella natura stessa dell’elite rimanere dietro le quinte, e questo spiega il motivo per cui la sua esistenza sfugge alla maggior parte delle persone.

Per il raggiungimento dei fini della manipolazione vengono utilizzate anche le più  sofisticate e segrete tecnologie che si dimostrano quanto mai adatte al condizionamento mentale dell’individuo. Lo sviluppo di tecnologie militari che fanno uso di emissioni elettromagnetiche a bassa frequenza sono provatamente in

grado di influenzare i centri vitali delle persone. Moltissimi ricercatori in tutto il mondo hanno denunciato questo progetto segreto, esiste una vasta letteratura al riguardo, con studi scientifici che dimostrano come sia nociva per l’essere umano l’esposizione a determinate frequenze di campi elettromagnetici e come sia possibile influenzare il comportamento attraverso queste emissioni.

Tra l’altro, le tecnologie di controllo mentale sono oggetto di studio e applicazione già da molto tempo. Non è un caso che la banda di frequenza scelta per l’uso del cellulare sia il secondo ordine di frequenze che  Reich scoprì già negli anni ‘40. Queste emissioni elettromagnetiche erano in grado di influenzare la trasmissione del pensiero e, quindi, manipolare la mente senza che la vittima stessa se ne rendesse conto. Reich lavorò segretamente a questo progetto per conto della CIA dal 1947 al 1952, finché non capì cosa fosse davvero questa organizzazione criminale, diretta emanazione dell’elite, e le oscure intenzioni che la animavano nel voler utilizzare questa tecnologia contro la popolazione degli Stati Uniti per il controllo mentale. Lo scienziato cercò di sabotare il proprio lavoro di ricerca, ma questo non impedì che i suoi studi potessero essere utilizzati.  Si deve comprendere che l’intento delle varie terapie di Reich non era tanto quello di controllare la mente umana, bensì l’esatto contrario, cioè di liberarla; evidentemente, la CIA, in quello che verrà definito il progetto MK ULTRA, si appropriò di alcune delle tecniche di psichiatria reichiana, distorcendole a proprio vantaggio.

In questo scenario di progetti segreti di manipolazione mentale mediante le emissioni di onde elettromagnetiche si inserisce con forza la questione della presenza sul territorio delle antenne ELF (Extremely Low Frequency, Frequenze Estremamente Basse) che, spuntando come funghi, e vengono erette spesso a stretto contatto con le attività umane. Sono proprio queste antenne ad esercitare un controllo diretto sulla popolazione attraverso l’emissione di onde che influiscono fattivamente sulla persona perché interagiscono con le onde cerebrali. Inducendo una condizione di stress, possono essere causa di disturbi dell’assetto mentale, di un comportamento anti-sociale ed anche di disturbi psico-somatici e neurologici. Tutti questi fattori determinano, poi, un generale calo delle risposte immunitarie alle infezioni, ma anche alterazioni a livello cellulare. Quante autorevoli ricerche hanno determinato la relazione tra l’esposizione ai campi elettromagnetici e lo sviluppo di patologie oncologiche? Inoltre, esperimenti in vitro per determinare l’interazione tra WiFi, radar e telefonia con la vitalità cellulare hanno mostrato che l’irradiamento del sistema cellulare ha provocato la diminuzione delle cellule vitali e l’aumento di quelle cancerose a partire da un’ora di esposizione. Gli effetti biologici documentati relativi alle radiofrequenze e alle microonde hanno segnalato danni al DNA, ai cromosomi, produzione di radicali liberi, l’alterazione dei neurotrasmettitori, invecchiamento precoce, perdita di memoria e la comparsa di alcune allergie.

Le antenne sono un vera calamità perché, impestando l’aria di DOR, incidono pesantemente sulla qualità energetica del luogo dove sono erette, oltre ad essere responsabili, per i fini del controllo mentale, dei  danni alle persone descritti in precedenza. Per giunta, poiché esse sono disposte a mo’ di griglia, determinano l’energia prevalente del territorio influenzando tutti gli organismi viventi  e la natura stessa.

L’energia cosmica è un’energia sensibile facilmente irritabile e, quindi, soggetta a diventare stagnante e dannosa per la vita umana. Questo è il cosiddetto “effetto ORANUR” che Reich determinò con chiarezza definendone tutti i comportamenti e l’influsso nocivo sugli organismi. Noi accumuliamo DOR anche coi pensieri e i nostri comportamenti, ma l’utilizzo delle tecnologie elettromagnetiche e radioattive ha reso l’energia dei luoghi in cui viviamo molto pesante. In generale, tutta la tecnologia produce energia stagnante, sia che si tratti di cellulari, ma anche di cavi dell’alta tensione, lampade fluorescenti, forni a microonde, computer o qualsiasi dispositivo che utilizzi corrente elettrica. Siamo immersi nella tecnologia e ciò contribuisce in maniera decisiva al deterioramento dell’energia eterica positiva in cui dovremmo vivere.

Tutti possiamo notare che l’aria sopra le nostre città è densa e inquinata, con nuvole appesantite proprio dalla presenza elevata di DOR che viene prodotto dalle antenne sparse in ogni dove e dalle attività tecnologiche dell’uomo moderno. E’ diventato abbastanza difficile vedere un bel cielo blu indice di orgone vitale nell’atmosfera; al contrario, è come se vivessimo in una cappa di energia ferma, il che influisce in mille modi e in maniera determinante sulla qualità della vita di ognuno di noi. Non si può scappare da questa situazione di deterioramento ambientale, è ormai in atto una vera e propria “dorizzazione” del pianeta con cui l’elite può facilmente influenzare il livello energetico delle persone per il controllo e la manipolazione mentale.

La tecnologia elettromagnetica è utilizzata anche per il controllo climatico attraverso quello che, a buon ragione, può essere definito un vero e proprio flagello per l’umanità: la tecnologia HAARP. Quest’enorme installazione di antenne situate in Alaska, insieme alla tecnologia europea EISCAT,  è ritenuta da più parti responsabile della manipolazione del clima e degli squilibri energetici atmosferici  a cui stiamo assistendo negli ultimi anni. La letteratura su HAARP è sterminata, i più grandi esperti si sono dichiarati contrari all’utilizzo di questa tecnologia, una vera e propria arma elettromagnetica che, immettendo nell’atmosfera incredibili quantità di energia, è in grado di condizionare gli eventi atmosferici per i fini più disparati, non ultimi quelli militari.

      

                                     Antenne HAARP a Gakona , Alaska

Giusto per dare un’idea di cosa sia HAARP e la manipolazione del clima, si propone di visionare questo video che mostra, in time lapse, come le nuvole striate indotte elettromagneticamente, quelle che vengono definite “nuvole HAARP”, rimangano ferme nel cielo per l’intero arco di una giornata, cosa fisicamente impossibile perché è proprio nella natura delle formazioni nuvolose cambiare continuamente forma e posizione nel cielo. Si tratta di un documento davvero importante che mette in luce, in maniera più che evidente,  come l’elite sia in possesso e stia usando tecnologie distruttive per i fini più ignobili. Il video è in tedesco, ma è perfettamente fruibile per l’eloquenza delle immagini:

                 http://www.youtube.com/watch?v=4THSP2VifvE&feature=related

                                        

                                                      Nuvole HAARP

Come non parlare, poi, delle attività di aerosol clandestine, le scie chimiche o chemtrails, come vengono definite nel mondo anglo-sassone? A partire dalle fine degli anni ’90, il potere dell’elite si è radicato ancor di più nel mondo, vi è stata una vera escalation a tutti i livelli, con l’estensione delle attività di manipolazione del clima su larga scala. Non è difficile vedere i nostri cieli solcati da scie che cospargono nell’atmosfera metalli pesanti come alluminio e bario, elementi essenziali per la tecnologia HAARP, col risultato di creare cieli artificiali, lattiginosi, dove la luce solare naturale fa fatica a penetrare. Inutile dire che l’aumento di patologie respiratorie dovuto alle scie chimiche è rilevante, senza contare gli altri possibili effetti sulla salute. In moltissimi paesi, tra cui l’Italia, vi sono state numerose interrogazioni parlamentari e proteste di ogni genere, ma le risposte governative sono state sempre evasive e mai del tutto soddisfacenti.

Viviamo in una società dominata dal DOR e l’uomo stesso sembra aver perduto la propria direzione spirituale in favore della confusione e della paura, elementi ormai fondanti del tessuto sociale così fortemente negativizzato dall’azione strisciante dell’elite. In questo stato di cose essa può portare avanti i propri piani di dominio delle masse in nome della creazione di un unico governo mondiale.

Il DOR è un’energia anti-vita le cui caratteristiche principali sono l’estrema avidità di ossigeno e acqua, gli elementi essenziali della vita. In questo senso, si può affermare che quest’energia rechi in sé una forte connotazione predatoria e distruttiva, che appare essere la stessa che muove l’azione dell’elite; anzi, le due cose si compenetrano, proprio come al deserto emozionale degli esseri umani corrisponde la desertificazione del pianeta. Quindi, nello stesso modo in cui il DOR preda i ritmi biologici naturali, così la mente entropico-predatoria dell’elite sta alterando a proprio vantaggio gli individui nei sentimenti più spontanei e naturali per il controllo mentale.

In questo scenario in cui gli equilibri vitali vengono compromessi ogni giorno dalla presenza così preponderante del DOR, si deve agli americani Don e Carol Croft il rivoluzionario avanzamento della ricerca sull’energia orgonica con la creazione di dispositivi molto semplici, dei generatori di orgone positivo, in grado di trasmutare il DOR in OR. E’ questa l’orgonite,  una evoluzione, una innovazione di estremo valore perché con  essa si passa dalla tecnologia degli accumulatori orgonici  -  gli ORAC, come aveva potuto determinare lo stesso Reich, accumulavano l’energia in maniera indiscriminata, sia che fosse OR o DOR, quindi il loro utilizzo era sempre dipendente dal flusso energetico del luogo dove venivano fatti operare -  a quella del generatori di orgone benefico, vale a dire dei dispositivi in grado di ripristinare il livello e la qualità energetica di un dato luogo alterato dalla presenza disgregante del DOR. L’orgonite è un mix di resina (al poliestere o epossidica), trucioli di metallo e cristalli di quarzo, una tecnologia che può apparire semplice ai profani, ma che si rivela estremamente efficace per trasformare gli effetti sulla vita umana e sull’ambiente delle radiazioni elettromagnetiche o di qualsiasi altra fonte di DOR.

Intorno all’orgonite è nato e si è diffuso in tutto il mondo un movimento totalmente disorganizzato e spontaneo, denominato movimento del gifting, che si avvale di questi generatori di orgone positivo per riconvertire il DOR artificiale creato dalle varie  tecnologie, in primis quella elettromagnetica del controllo mentale, a favore del riequilibrio energetico ambientale. Gifting è un termine inglese che significa “donare” ed è sicuramente il concetto giusto per descrivere l’atto volontario di restituire alla Terra la sua vibrazione energetica più favorevole, un vero e proprio atto altruistico, un dono per sé e per gli altri.

Ecco, allora, che collocare nei pressi di un’antenna un semplice dispositivo di orgonite diventa un modo ed una responsabilità che ognuno può spontaneamente prendersi per far sì che l’antenna stessa, da generatore di energia stagnante e mortale, diventi in breve tempo un generatore di orgone vitale e rivitalizzante. Tutto questo ha un grande valore ed è anche un modo, come si diceva, per abbattere le radiazioni elettromagnetiche che incidono in maniera così dannosa sulla vita di ognuno. Proprio perché le antenne possono diventare dei generatori di forza vitale, lo stesso controllo mentale che l’elite opera attraverso le radiazioni viene notevolmente e drasticamente ridotto perché il DOR appare essere il sostrato, l’ambiente energetico principale con cui le onde elettromagnetiche possono influire sulle persone. Estremamente versatile e pratica, l’orgonite si è anche dimostrata incredibilmente efficace contro le radiazioni nucleari, senza parlare di come sia già stato possibile, attraverso il suo utilizzo, riportare la pioggia nei deserti o risanare, tanto per fare un esempio,  laghi e fiumi inquinati in tante parti del mondo. E’ anche concretamente realizzabile un modello innovativo e auto-funzionante del cloudbuster di Reich, noto anche come CB o chembuster, col quale si possono abbattere non solo gli effetti delle scie chimiche, ma anche migliorare la qualità del cielo e favorire i cicli atmosferici naturali  dove le precipitazioni diventano la norma e non sono mai disastrose.

                                   

                                                    Cloudbuster moderno

Come si è affermato in precedenza, l’opera di Reich è un grido di rinnovamento e speranza perché questo grande scienziato ha aperto per tutti noi la conoscenza dell’energia vitale cosmica che permea tutti i fenomeni dell’universo, con tutti i risvolti applicativi sociali, medici e scientifici che sono stati illustrati. La grande scoperta dell’energia orgonica e la possibilità di riconvertire la sua forma stagnante e nociva, il DOR, in nuova e vibrante energia è un’eredità senza pari perché mette in grado ognuno, attraverso il gifting, di ripristinare il livello e la qualità energetica del luogo in cui vive. Fare gifting è una profonda azione di liberazione energetica ed è anche un modo per rimuovere la menzogna, ormai così stratificata nel nostro mondo per via dell’azione coercitiva dell’elite. Lavorare con l’orgone permette di sviluppare, dunque, una nuova sensibilità nei confronti della realtà, per promuovere la giustizia fuori e dentro di sé e, nel contempo, elevare la consapevolezza e il risveglio spirituale.

                          

                                                               Gifting di antenne

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